sabato, 23 Novembre, 2024

Si è concluso il Consiglio Nazionale FAISA-CISAL

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“Il settore del trasporto pubblico locale è segnato da retribuzioni modeste, alti ritmi lavorativi, difficile bilanciamento tra vita personale e professionale, grandi responsabilità e scarsa sicurezza nelle attività lavorative oltre ad una cristallizzata mancanza di sufficienti risorse e di personale”.
Ultima giornata di lavoro a Riccione della Faisa Cisal che ha riunito per due giorni il Consiglio Nazionale e tutti gli organi della Federazione Nazionale e territoriali alla presenza del Segretario Generale della Cisal Francesco Cavallaro.
Nella relazione di apertura il Segretario Generale della Faisa Cisal Mauro Mongelli, premettendo che “il trasporto pubblico locale, rimane un cardine importante per il Paese per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità sia economica e sociale, che ambientale” ha dichiarato che “lo stesso settore sta affrontando una grave crisi a causa sia della mancanza di politiche industriali adeguate che di investimenti sufficienti.
Questa situazione, che sta implementando l’uso dell’auto privata rispetto al trasporto pubblico, impatta fortemente anche sulle condizioni di lavoro e sui salari dei lavoratori del settore.
Questo ambito, – ribadisce il Segretario – è segnato da retribuzioni modeste, alti ritmi lavorativi, difficile bilanciamento tra vita personale e professionale, grandi responsabilità e scarsa sicurezza nelle attività lavorative oltre ad una cristallizzata mancanza di sufficienti risorse e di personale.
Al momento, il Fondo Nazionale Trasporti, insufficiente e non adeguato all’inflazione, è l’unico a finanziare il Trasporto Pubblico Locale (TPL), e pertanto rimane un settore che si finanzia interamente su fondi pubblici e senza altre leve finanziarie.
Adesso, aldilà di tutti gli atti che impegnano il governo ad adottare iniziative volte a definire una nuova disciplina di riforma del trasporto pubblico locale, si ritiene necessario che sia aumentata significativamente ed in tempo rapido la dotazione del Fondo TPL sia per garantire un trasporto qualitativamente e quantitativamente adeguato, ma anche per rinnovare tempestivamente il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei suoi addetti, con particolare attenzione al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, ma soprattutto dei salari dei dipendenti del settore.
Se è vero che si vuole ridurre l’utilizzo dell’auto privata rispetto al trasporto collettivo, servono azioni tangibili ed immediate attraverso misure straordinarie.

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